Saturday, March 5, 2011

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO di Eugenio Montale

Una poesia che rileggo sempre con piacere - spero che faccia altrettanto piacere ai miei lettori...

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO di Eugenio Montale
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'รจ tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

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